Quello del Polo Reale di Torino è un successo
inaspettato, raggiunti 30mila visitatori nelle due settimane del gennaio 2015 è
diventato anche il più seguito sul web, con 16 mila fan su Facebook. Il
complesso museale, composto da diversi edifici, tra i quali il Palazzo Reale,
la Galleria Sabauda e la Biblioteca Reale presenta opere di grandi artisti come
l’autoritratto di Leonardo Da Vinci.
Con 30mila visite nelle prime due
settimane di Gennaio 2015, il Polo Reale di Torino entra nell'elenco dei musei più visitati in Italia, piazzandosi al 19° posto e facendo così concorrenza ai più prestigiosi complessi museali italiani.
È diventato anche molto popolare sui social network, tanto da
raggiungere i 16mila fan su Facebook e i 1300 follower
su Twitter. Scelto come luogo per la conferenza stampa del Ministro della
Cultura Franceschini per annunciare l’apertura del bando per
la nomina dei nuovi direttori dei musei italiani, il Polo, grazie a questo
forte flusso di turisti, fu inserito tra i 20 musei statali in attesa
di un nuovo direttore.
Ma come mai tanta popolarità? Facciamo il punto
sulle bellezze artistiche che il Polo Reale di Torino offre ai visitatori.
Ingresso del Polo Reale di Torino |
Situato nel cuore di Torino, è composto da
ben 7 luoghi diversi da visitare dislocati su una superficie di 3 km².
Al loro interno, reperti archeologici risalenti al primo
insediamento romano in Piemonte e documenti storici dei Savoia dall'origine del
Ducato sino all'Unità d’Italia.
Si entra attraverso il Palazzo Chiablese,
edificio del XVI secolo, dove abitò Paolina Bonaparte, sorella di
Napoleone, ai tempi in cui Canova realizzò la famosa scultura che la ritraeva
come Venere vincitrice.
Il Palazzo Reale, con i retrostanti Giardini
Reali, risale al ‘500, costruito per volere del duca Carlo Emanuele
I di Savoia, divenne la nuova residenza dei sovrani sabaudi. Fu sede
principale del potere monarchico del Regno piemontese e del nuovo Regno
d’Italia sino al 1865, quando la capitale fu spostata da Torino a Firenze. Oggi
è patrimonio dell’ UNESCO (insieme alle altre residenze sabaude) ed
esempio del Barocco italiano, presenta una Sala del Trono ed altri ambienti
lasciati inalterati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dall'inizio della Repubblica.
Autoritratto Leonardo Da Vinci |
La Biblioteca Reale, costruita dal re
Carlo Alberto nel 1839, presenta 200mila volumi ed altrettanti
manoscritti, pergamene, stampe e carte geografiche di epoche diverse. La più
visitata è la Sala Leonardo, con l’autoritratto di Leonardo
Da Vinci e i disegni del suo Codice del Volo degli uccelli.
L’Armeria Reale, del 1837, presenta una
collezione di armi e di armature dal Medioevo al XX secolo.
È composta da tre ambienti: la Galleria Beaumont,
la Sala Rotonda e la Medaglieria con la collezione sabauda di monete, medaglie
e sigilli.
La Nuova Galleria Sabauda, che si trova
nella Manica Nuova del Palazzo Reale, è invece una pinacoteca con
dipinti che vanno dal Duecento al Novecento.
Dislocata su tre piani, presenta opere di importanti
pittori italiani come Andrea Mantegna, Simone di Paolo Veronese,
del Tintoretto e di artisti fiamminghi come Paul
Rubens e Anton van Dyck.
Ultimo luogo del complesso museale è il Museo
Archeologico, donato all'università torinese da Vittorio Amedeo II nel
1724, oggi è situato nelle Orangeries del Palazzo Reale. È diviso in
vari settori: in quello del Territorio i reperti sono esposti come in uno scavo
archeologico in un percorso a ritroso dal Rinascimento al Paleolitico,
mentre in quello delle Collezioni Storiche sono esposti i reperti dei
popoli che, dalla preistoria alla Magna Grecia, hanno vissuto lungo le coste
del Mediterraneo.
Testo a cura di Claudia Cepollaro
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