La
carica di Presidente della Repubblica nasce il 1
Gennaio 1948 quando viene promulgata la Costituzione Italiana, da
quel momento gli articoli che la compongono, nati dal lavoro dell’Assemblea
Costituente, regolano lo stato e le sue istituzioni. Per tutte le sue
funzioni, ilCapo dello Stato deve necessariamente essere al di
sopra delle parti di tutte le forze politiche, per arbitrare e decidere cosa
fare,specialmente quando gli organi di governo si trovano in difficoltà. Ma
quando e come nasce la carica del Presidente della Repubblica? E Perché è così
importante?
Quirinale (particolare) |
Prima del ventennio fascista la
struttura politica italiana era una monarchia parlamentare diretta
dalle regole dello Statuto Albertino. Secondo tale statuto i
disegni di legge dovevano passare sempre per il Parlamento e
ricevere l’approvazione finale del Re. In questo modo veniva
limitato il potere esecutivo del sovrano, non più libero di applicare le sue
leggi senza l’approvazione del Parlamento, composto principalmente dal ceto
borghese e dalla nobiltà, e permetteva anche ai Ministri di
presentare e proporre delle leggi. Il Sovrano era anche il
garante dell’Unità Nazionale e della Sovranità dello Stato che all'epoca non apparteneva alla nazione, cioè al popolo, ma al Re , anche se aveva poteri limitata dal Parlamento.
Nel 1943, durante le fasi conclusive della Seconda Guerra Mondiale, all'interno dei sei partiti
antifascisti che componevano il Comitato Liberazione Nazionale (CLN), nacquero dei dubbi sull'operato dei Savoia che in diverse occasioni avevano indebolito ciò che dovevano difendere: l' Unità Nazionale. Sotto accusa le
scelte del re Vittorio Emanuele III, dall’aver permesso vent’anni prima l’ascesa di Mussolini, e di aver, una volta
firmato l’armistizio dell’8 Settembre 1943 con le forze Alleate, lasciato Roma per stabilire il Governo Badoglio a Brindisi. Le conseguenze
furono la difficoltà delle truppe italiane di dover improvvisamente combattere
contro i tedeschi e la perdita della sovranità degli organi governativi con
conseguente vuoto di potere.
Il Presidente della Repubblica Pertini innanzi al Milite Ignoto |
L’ Italia si trovò
divisa sia territorialmente in due parti con a sud il Governo Militare Alleato sotto il controllo
americano e il nord sotto il nome di Repubblica di Salò controllata da Mussolini; e sia dal punto di vista governativo, oltre infatti al Governo
monarchico-conservatore del Maresciallo Badoglio a Brindisi e quello di Mussolini a Nord, a Roma i sei
partiti antifascisti avevano creato il CLN attraverso il quale il Partito
d’Azione guidava i Partigiani.
Fu nel CLN che nacquero le perplessità sulla politica del Re,
passando dai più radicali che chiedevano la fine della monarchia, sino ai
monarchici, come Benedetto Croce ed Enrico De Nicola, che non volevano la
fine del ruolo del sovrano ma comunque l’abdicazione di Vittorio Emanuele III.
Una volta liberata Roma nel Giugno del 44 e unito il CLN
con il Governo Badoglio, attraverso la luogotenenza del principe Umberto, le forze politiche
decisero che la scelta tra Monarchia e Repubblica sarebbe stata fatta
dal popolo attraverso il voto a suffragio universale stabilito per il 2 Giugno
1946.
In quel giorno vinse la Repubblica con poco scarto di voti rispetto alla Monarchia, per questo l’Assemblea Costituente, chiamata a creare
una nuova costituzione per regolare gli organi repubblicani,scelse come Capo il monarchico Enrico De
Nicola e come Presidente il social-democratico Saragat. La forte presenza di entrambe le ideologie portò alla conservazione di
alcune cariche passate, limitate nel potere e adeguate alle nuove istituzioni
repubblicane.
Giuramento del Presidente Oscar Luigi Scalfaro |
Tra queste la più importante è quella del Presidente
della Repubblica, carica nata dalla trasformazione in chiave democratica
e repubblicana del ruolo del Sovrano. Come l’antico sovrano, il Capo
dello Stato è il comandante supremo delle forze armate, promulga le
leggi dopo essere state approvate dalla Camera e dal Senato, le può rimandare
alla Camera, può sciogliere le Camere, concedere grazie e nominare membri di
molti organismi istituzionali.
Quello che è cambiato rispetto al passato è l’elettività
del ruolo, il cui mandato dura sette anni e non è
più ereditario, e la “nuova” Unità Nazionale che dovrà
rappresentare, non fondata più sulla Sovranità del Re, ma su
quella del popolo rappresentata dai partiti in Parlamento. Importante e
fondamentale è anche il ruolo di difensore della Costituzione Italiana.
Quel 1 Gennaio 1948 fu scelto il Capo dell’Assemblea
Costituente, Enrico De Nicola, come Primo Presidente della Repubblica
nell’attesa della prima vera elezione che avverrà pochi mesi dopo, il 12
Maggio 1948, quando il Parlamento eleggerà Luigi Einaudi.
Per il Video:
https://www.youtube.com/user/CinecittaLuce
Testo a cura di Claudia Cepollaro
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