Le Spade di Damasco. Misteri del Medioevo
Il Medioevo è
stato un periodo di battaglie e di guerre, tra queste le Crociate restano
le più affascinanti e misteriose soprattutto per le leggende, nate nei secoli
che seguirono, e che mescolano il mito alla realtà storica.
Le Crociate,
svoltesi tra l’XI e il XIII sec. nei territori del Mediterraneo
orientale tra eserciti cristiani dei regni europei e quelli islamici del medio
oriente, avevano come fine quello di liberare il Santo Sepolcro oltre a quello
di impedire l’espansione turca nel territorio di Bisanzio.
E' Dalle Crociate che sono nate le tante leggende sui Cavalieri Templari, sugli Oggetti Sacri trovati in Terra Santa (come il Santo Graal o la Corona di Spine di Gesù), e sulle tante storie di soldati spinti a Gerusalemme in cerca di tesori o con il fine di custodire realmente il Santo Sepolcro.
La Trama tipica della Spada di Damasco |
Al ritorno
in Europa, i Crociati racconteranno anche di aver combattuto contro soldati
ottomani armati di un particolare tipo di spada capace di scalfire la pietra e
di tagliare in due un fazzoletto di seta lanciato in aria.
La loro
forza era diventata leggendaria, tanto che si raccontava del potere magico
delle spade di circondare, avvolgendolo, il corpo dell’avversario e questa
fama era unita anche alla bellezza della lama rivestita da una particolare
trama con vortici ed altre forme sinuose.
Oggi questa
spada è conosciuta con il nome di Spada di Damasco ed era
forgiata con una tecnica sconosciuta nell'Europa medioevale ed ancora tutt'oggi.
Perdute
oramai le informazioni sulla lavorazione del suo speciale acciaio, gli studiosi
stanno tentando di usare gli strumenti moderni per capire il perché queste
spade divennero così leggendarie, l’ultimo caso è stato uno studio pubblicato
sulla rivista Nature nel 2006.
Le Spade nel
Medioevo
Nel XI
secolo in Europa le spade nascevano con un procedimento composto da tre
fasi:
- Forgiatura
- Tempra
- e il Rinvenimento.
Forgiatura |
Nella Forgiatura la
lama era creata modellando il ferro con presse o con maglie inserite nella
forgia, una sorta di forno con carboni ardenti alimentati da un mantice.
La
temperatura non doveva essere troppo elevata per evitare che il ferro
diventasse ghisa. Successivamente la lama, resa arroventata con i carboni
della forgia, era lavorata con martello ed incudine.
Seguiva la Tempra dove
il ferro della lama arroventata, divenuto acciaio, veniva immersa in olio o
acqua. E per finire il Rinvenimento, un trattamento termico con un
riscaldamento seguito da un raffreddamento a velocità controllata che dava
durezza all’arma.
I segreti
delle Spade di Damasco
Spada di Damasco |
Ma cosa
rendeva diversa invece la Spada di Damasco da quelle normalmente prodotte
in Europa? La spiegazione più moderna la si deve alla ricerca i cui risultati
furono pubblicati sulla rivista Nature nel 2006, condotta
dagli studiosi della Technical University di Dresda e coordinata dal
ricercatore Peter Paufler.
Tutto è
partito dall'analisi con i microscopio elettronico di una lama saracena del
XVII sec: i risultati portarono alla scoperta che la lama conteneva al suo
interno non solo ferro, ma anche nanotubi e nanocavi di carbonio realizzati
da un minerale chiamato cementite.
Questo vuol
dire che nella spada ci sono elementi vegetali dal quale è stato preso il
carbonio da unire al ferro. Tutto questo
era possibile solo nella fase della forgiatura dove, molto
probabilmente, la maglia, con all'interno la lama in ferro, era inserita nella
forgia dove c’erano sia i carboni che elementi vegetali, il ferro per di più
veniva arroventato ad una temperatura un po’ più alta per consentire solo
l’esterno della lama di tramutarsi in ghisa e assorbire il carbonio di natura
vegetale.
Questo dava
alla spada super plasticità ed elevata durezza. Il materiale che compone la
spada si chiamerà “Acciaio di Damasco” per due probabili spiegazioni:
-
- la prima era per il nome della città siriana
di Damasco che al tempo delle crociate era la città dell’emirato omonimo al
confine con il Regno di Gerusalemme;
- -la seconda
perché deriva dalla parola araba “damas” che significa “acquoso”, in
riferimento alla trama particolare della spada che rendeva, solo alla vista, la
lama acquosa.
L’analisi
è stata però compiuta su una lama saracena che risale a secoli successivi
a quella di Damasco, però ne è la più vicina parente. Il problema è che
non solo l’acciaio di Damasco era realizzato con l’uso di carbonio, ma anche
quello Wootz, un acciaio già presente in India nel III sec. a.C, la
cui lavorazione permetteva alla lama di assorbire il carbonio attraverso una
maglia o crogiolo di argilla.
Il carbonio assorbito dalla lama della spada non
doveva essere mai superiore al 1,5%.
Quindi la
lavorazione dell’Acciaio di Damasco, pur essendo simile a quella dell’ Acciaio
Wootz , doveva differire per quanto riguarda la percentuale di carbonio
assorbita dalla spada e dalla temperatura di lavorazione , informazioni
entrambe a noi tutt’oggi sconosciute.
Gli studiosi
hanno ancora molto da capire per poter arrivare a riprodurre una spada, quella
di Damasco, che molti tentarono di forgiare senza mai riuscirci.
Ciò che ha
reso famosa la spada resta un film, ambientato nel Medioevo, del 1953 dal
titolo: La Spada di Damasco. Dove il protagonista Arun entra in possesso di una
spada magica tale da dare grandi poteri a chi la brandisce … oggi, pur se
lontani dal definire questa spada magica, siamo consapevoli della sua
particolarità tale da stupire i crociati e da spingere gli studiosi dei giorni
nostri a capire il segreto di una spada “hi-tech” per l’epoca.
- Fonti
Per la
costruzione delle Spade:
Spada di
Damasco:
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